Quante volte capita di sentirsi destinati ad avere certe patologie perché i nostri genitori o i nostri nonni hanno avuto quei disturbi?
Tra i più gravi certamente ci sono infarti, ictus ma anche cose “meno gravi” come il mal di schiena talvolta potremmo avere il dubbio che possano esserci stati regalati con il patrimonio genetico.
E’ davvero così per tutti o ci sono altre ragioni per cui potremmo sviluppare una patologia del disco come protrusioni od ernie discali?
Per scrivere questo articolo mi aiuterò con una revisione sistematica ( per chi non se ne intendesse si tratta del livello di evidenza scientifica più importante ) del 2021.
Secondo gli autori che hanno preso in esame moltissimi studi dalle banche dati sul mal di schiena, oltre ai fattori genetici ce ne sono altri che hanno un peso rilevante come per esempio:
Partiamo da un dato importante che riguarda il fatto che quando parliamo di patologie del disco ci stiamo riferendo ad un’ampia gamma di disturbi come ad esempio: la degenerazione del disco, una protrusione oppure un’ernia, il dolore causato da un problema discale.
Allo stesso tempo una degenerazione del disco può essere suddivisa a seconda del grado di disidratazione del disco stesso e tutte queste differenze sono sostanzialmente risultato delle misurazioni e delle osservazioni fatte attraverso la risonanza magnetica.
La buona notizia che posso darti e che non in tutti i casi dove si possa vedere una situazione simile, il mal di schiena è presente.
Tra le zone della schiena che sono maggiormente soggette a questi problemi ritroviamo la zona lombare e la zona cervicale e con meno frequenza quella dorsale, questo a causa della differenza nelle forze meccaniche che le stesse devono sopportare quindi parliamo di abitudini di fattori soggettivi che possono accentuare una predisposizione.
Lo stato di salute delle vertebre e dei suoi dischi è ciò con cui come chiropratico ho a che fare quotidianamente anche perché lombalgia e dolore cervicale sono le prime due ragioni principali per cui un paziente visita lo studio di un dottore in chiropratica, seguite a ruota dal mal di testa.
E quindi una costante che debba tenermi aggiornato su queste tematiche se voglio continuare a permettere alle persone che cercano il mio aiuto di ottenere i risultati così come successo in questi anni.
Facciamo un rapido excursus sulla colonna vertebrale. Questa è composta come tutti sappiamo da 5 regioni o se preferite chiamarli 5 segmenti: Cervicale, toracica, lombare, sacrale e coccigeo.
Questi elementi sono ciò che ci permette di avere mobilità, flessibilità e allo stesso tempo con la loro struttura rigida agiscono da vera e propria armatura per ciò che di più prezioso è contenuto: il midollo osseo ovvero il sistema nervoso.
I dischi in tutto questo sono morbidi cuscinetti che permettono l’assorbimento delle vibrazioni e l’assorbimento delle forze di compressione, ciò che è interessante però è ciò che abbiamo appreso negli ultimi anni e cioè che gli stessi corpi vertebrali agiscono in questo modo addirittura di piu rispetto ai dischi.
Per me è stato scioccante quando stavo studiando queste cose poiché è sempre stato detto il contrario ma se ci pensiamo un attimo poteva essere logico anche prima, d’altra parte se una forza di compressione esterna è troppo elevata difficilmente è il disco a deformarsi piuttosto è la vertebra ad “esplodere” fratturandosi.
La maggioranza dei problemi discali invece sono dovuti a sovraccarichi cronici a cui vengono esposti e questi sovraccarichi causano una disidratazione.
Devi pensare alla cartilagine come una spugna imbevuta d’acqua che se la schiacci tra le mani la fa fuoriuscire.
Ma parliamo della novità, fino ad alcuni anni addietro le teorie erano tutte indirizzate a riconoscere come “colpevoli” i soli fattori meccanici come: il sollevamento di carichi pesanti tutto il giorno o l’inattività fisica prolungata.
Insomma tutti i fattori ambientali con cui abbiamo familiarità ma nessuna menzione circa i fattori genetici potenzialmente rilevanti che possano predisporre a queste problematiche vertebrali.
Vorrei essere chiaro già da subito, soprattutto perché è un argomento di confronto spesso con molte persone.
Quando parliamo di fattori genetici non significa che devi alzare le mani e pensare che tu sia condannato perché non c’è niente di più lontano dalla verità infatti “i fattori genetici potrebbero, POTREBBERO (condizionale), predisporti a un certo tipo di evento MA allo stato attuale delle ricerche a disposizione RIMANGONO i fattori ambientali, dunque le tue abitudini ad avere maggior influenza su ciò che sarai in futuro”.
In altre il tuo patrimonio genetico è attivo per il solo 5% mentre il restante 95% è attivato dalle tue attività quotidiane, dalla qualità dei tuoi pensieri compresi i livelli di stress e gli ormoni che questi fanno produrre nel tempo alle tue ghiandole. Questi fattori possono accelerare una naturale tendenza genetica ma allo stesso tempo se vogliamo vederla dalla parte del bicchiere mezzo pieno se sai quali accortezze prendere, quali pensieri scegliere, quali cibi mangiare puoi rallentare o addirittura invertire determinate tendenze.
Per chi come te probabilmente non vive e non respira tutti i giorni nella bolla della sanità e delle discipline rivolte alla salute è fondamentale leggere e memorizzare quanto ti ho appena scritto perché come vedi non si tratta di concetti esoterici o astratti, si tratta di mettere in pratica accorgimenti che se vogliamo rivolgere alla schiena possono salvarti da un futuro di rigidità, artrosi, dolore..
Nello studio che ho preso come riferimento per questo articolo, ci vengono date delle notizie in più circa quelli che sono eventi della nostra vita che potrebbero far attivare “i geni cattivi” del mal di schiena e della degenerazione dei dischi intervertebrali, tra questi:
E per quanto riguarda i fattori genetici acquisiti, ne elenco alcuni riassumendo moltissimo quello che invece è contenuto nell’articolo. Sono rimasto sorpreso da alcuni punti che sono assolutamente nuovi anche per me:
Ecco alcune soluzioni IMMEDIATE che puoi mettere in campo per diminuire le possibilità o rallentare le problematiche dei dischi e della tua colonna:
Se vuoi scoprire meglio lo stato di salute della tua colonna, non gettarti nel primo laboratorio di analisi per scoprire la tua mappatura genetica piuttosto contattami e scopri come funzionano i tuoi muscoli antigravitari e come funziona il tuo sistema nervoso.
Grazie al SISTEMA FOCUS il pilastro su cui si regge il METODO ZERO FARMACI è possibile ottenere queste informazioni grazie alla sequenza unica con cui vengono eseguiti i test ortopedici e neurologici specifici per la colonna vertebrale e che indicheranno anche in che modo il trattamento chiropratico potrà aiutarti, facendoti sentire fin da subito muscoli più, forti meno dolore e una leggerezza senza confronti.
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