COSA PUO’ INSEGNARTI UN MECCANICO D’AUTO SULLA TUA SCHIENA?

Se chiedi ad un meccanico di spiegarti Il sistema di sospensione di un’automobile è garantito che ti dirà che dipende dalla qualità dei suoi ammortizzatori il cui scopo principale è smorzare l’effetto delle vibrazioni che si hanno con il veicolo in movimento, queste sollecitazioni sono ancor più evidenti quando la macchina viaggia su terreni sconnessi o incontra un buco nell’asfalto e se vivi in una città come la mia direi sia un’amara consuetudine.

Questo nelle autovetture, influisce su diverse caratteristiche come per esempio la stabilità della tenuta, sul consumo degli pneumatici in modo che siano uguali a destra e sinistra e soprattutto evita che questi contraccolpi generati si vadano a scaricare sull’ultimo punto della catena:  la scocca.
Se questo non succedesse e arrivasse un colpo troppo diretto al telaio sarebbe una tragedia in tema di sicurezza e di possibili rotture meccaniche ed è per questa stessa ragione che qualsiasi meccanico che lavori seriamente per permetterti di fare più strada possibile senza rotture, ti consiglierebbe senza indugi di sostituirli se li trovasse usurati.

Adesso facciamo un confronto che ti aiuti a capire meglio come questa similitudine possa offrirti un vantaggio importante perché arriverai a conoscere meglio come preservare la longevità del tuo veicolo ovvero la tua colonna e le tue articolazioni.

Madre natura ci ha concepiti molto bene, poiché le curve permettono di distribuire il peso e la forza di gravità dall’alto verso il basso, su tutti i segmenti vertebrali mentre se fosse tutta dritta il peso verrebbe caricato tutto sulla base ovvero l’osso sacro e la colonna lombare e dall’altro capo sulla zona cervicale appena al di sotto della testa proprio dove c’è l’Atlante che proprio come la figura mitologica sostiene il peso del nostro mondo, la testa.

Devi sapere che la colonna vertebrale è anatomicamente formata da alcuni ingranaggi e ognuno di essi dev’essere perfettamente funzionante se vogliamo che essa funzioni alla perfezione.

Quindi ecco cosa imparerai oggi:

  • Com’è fatta la colonna e quale sia la sua funzione meccanica
  • Cosa sono CIFOSI e LORDOSI e l’importanza di queste curvature
  • Cosa significa avere una “zona cervicale piatta”
  • Scopri la FORMULA per calcolare la resistenza della colonna vertebrale
  • Impara il METODO per migliorare la salute della tua schiena mettendo nel cassetto gli antidolorifici

COM’E’ FATTA LA COLONNA VERTEBRALE?

La parte ossea è composta da

CORPO VERTEBRALE
DISCO INTERVERTEBRALE

ARTICOLAZIONI POSTERIORI o FACCETTE ARTICOLARI 
PROCESSI TRASVERSI
PROCESSI SPINOSI

Si aggiungono elementi passivi che mantengono la forma e mi riferisco ai LEGAMENTI DELLA COLONNA ad elementi attivi ovvero i MUSCOLI.

In generale la colonna vertebrale è il fulcro del sistema di ammortizzazione come nelle automobili la cui utilità potremmo riassumere così :

  • STABILITA’ quando sei in piedi, quando cammini ti serve equilibrio
  • DISTRIBUZIONE DEI CARICHI sulle tue gomme: piedi destro e sinistro, ginocchia, le anche fino alla zona cervicale, passando per quella dorsale e la zona lombare
  • EVITARE l’eccesso di microtraumi, proprio come gli ammortizzatori evitano i traumi alla scocca

Vista la complessità di quello che ho descritto in termini molto semplici devo aggiungere che ci sono altri due particolari molto importanti.


Il primo è sapere che la tua colonna usa un sistema avanzato di ammortizzazione, così madre natura, la nostra “casa madre” ha ingegnerizzato il nostro corpo dotandoci di dischi intervertebrali fatti di un liquido denso, gelatinoso che oltra a distanziare una vertebra dall’altra assorbe le pressioni sviluppate durante il movimento per esempio quando salti, corri e anche quando stai seduto all’interno dell’abitacolo mentre guidi, le vibrazioni verranno assorbite da questi strumenti eccezionali proprio imitando come funziona un ammortizzatore che per compiere il suo scopo necessita al suo interno dell’olio.

Il secondo elemento, quello  che ti permette di gestire al meglio le sollecitazioni come appunto i contraccolpi e le vibrazioni soprattutto durante il cammino, la corsa ma anche stando seduto, è quello che ci interessa in questo articolo. 

Sto parlando della forma caratteristica del nostro mezzo ammortizzante, le curvature della colonna vertebrale.

CURVE PERICOLOSE: LORDOSI e CIFOSI

In modo sintetico ma preciso il nostro scheletro è dotato di due tipologie: LORDOSI e CIFOSI che si alternano a formare gli archi della colonna cervicale, dorsale e lombare e il cui scopo principale è conferire quella capacità che eccezionalmente porta la tua colonna vertebrale a sopportare anche 460 kg di peso senza che tu batta ciglio e nemmeno te ne accorga. Il pericolo dunque è non averle

160 kg di peso sui tuoi dischi ce li metti solamente stando seduto, capito? 160 kg…

Ovviamente stiamo parlando di una colonna sana e preservata ma questo cambia radicalmente se hai già per esempio situazioni di “schiacciamento” dei dischi, protrusioni oppure visto che oggi ne stiamo parlando, la mancanza di una curva.


L’ esempio più classico è quando si ritira una radiografia cervicale e il referto contiene questa frase: “ rettificazione della colonna cervicale”.

Per farla semplice significa che la zona cervicale ha perso la capacità di assorbire le sollecitazioni meccaniche generate dal movimento e di questo qualcuno ne dovrà pagare le conseguenze… e tra poco vedrai chi e come.
 
In caso tu abbia già avuto a che fare con un dolore alla schiena, probabilmente cervicale o lombare come la maggioranza delle persone avrai approfondito cercando la causa dell’origine di questi disturbi.

La prassi per tutti dovrebbe essere suddivisa in alcuni passaggi obbligati: Medico di base, radiografia, specialista della colonna vertebrale.

Ho detto dovrebbe.

Purtroppo anche se la scienza per la cura delle rachialgie ( è il termine che comprende tutte le sofferenze legate alla colonna vertebrale) ha fatto passi da gigante molti professionisti ancora non riescono a spiegare efficacemente alle persone che da loro si recano in visita, come mai è comparso improvvisamente il mal di schiena.

Allora cominciano a parlarti di ernia, di bacino storto e chi più ne ha più ne metta e se sei già passato da uno di questi soggetti ne sei uscito con più confusione che risposte e facendoti perdere tempo.

Il rischio concreto tu non ti faccia più visitare da nessuno per poi magari rifugiarti nell’errore più grande fatto dalla maggioranza dei pazienti che hanno avuto pochi risultati con le precedenti terapie…Imbottirti di farmaci antidolorifici e anti infiammatori e se stai già agendo in questo modo è meglio se leggi le prossime righe.

Non dico questo a caso sono molti gli studi che testimoniano come la percentuale di abbandono della terapia sia legata alla poca soddisfazione del primo approccio.
Smettere di cercare una terapia che sostituisca i farmaci e abbandonarsi all’idea che solo una pastiglia o una puntura possa farti stare bene è il passo che ti avvicina al baratro.


I danni non si limitano al tuo stomaco e cuore (eh già gli anti infiammatori causano sovente infarti e ictus così come ulcere gastriche e sanguinamenti improvvisi ), infatti se il dolore persiste e parliamo di dolore cronico i problemi si fanno molto più importanti e sarà più complicato liberarsi rapidamente dal dolore.


E questa è la buona notizia…aspetta che ti dica il resto.

Se sei davvero sfortunato o hai già trascurato troppo a lungo i segnali che la tua schiena o la tua cervicale ti stava mandando per colpa della confusione creata e del rimbalzo tra ospedali, cliniche e dottoroni, allora potrebbe essere troppo tardi e avrai bisogno di farmaci sempre più forti perché sorpresa il tuo corpo si è anche abituato agli antidolorifici generici. Qui il danno è fatto!

Parlo di farmaci come la morfina o gli oppiacei che negli stati uniti rappresentano una piaga sociale come conseguenza di un effetto collaterale più subdolo da cui devi assolutamente scappare a gambe levate : La dipendenza da sostanze.

L’effetto a livello cerebrale è lo stesso che si scatena in un eroinomane che ha deciso di mischiare al rosso del sangue il marrone dell’eroina con l’unico vantaggio che tu per drogarti non scendi in strada per comprarla dalle mani di uno spacciatore di passaggio ma ti rechi in farmacia con tanto di prescrizione, quindi se vuoi fare, fai pure.

In questi anni ho lottato e ogni giorno faccio il mio massimo insieme ai miei pazienti nel cercare di ottenere nuovamente la libertà di non dipendere da nessuno cosi come da nessun farmaco e non mi rassegnerò mai all’idea che tu smetta di riconoscere al tuo corpo quelle qualità che madre natura ci ha donato e che nei millenni ci ha permesso di sopravvivere, una su tutte è la capacità di guarigione che il fisico dimostra se messo nelle condizioni di farlo…Ti sei mai procurato una ferita ad un dito? Per caso ti hanno dovuto insegnare o imbottire di sostanze chimiche perché il sangue si fermasse e cicatrizzasse?

Se si, mi spiace probabilmente potresti avere un difetto genetico che ne impedisce il funzionamento ma nel 98.5% delle persone è un processo totalmente innato.

Occupandomi in modo specifico proprio di schiena, mi trovo quotidianamente a contatto con persone che come te ancora non hanno avuto una risposta chiara ed esaustiva e anche qualora avessero “capito” la causa non hanno mai ricevuto una cura efficace nel lungo termine per questi disturbi, accumulando debiti, rabbia e frustrazione.

La motivazione più comune è legata alla propria routine clinica, mi spiego meglio.
Hai presente quando appunto con la radiografia della cervicale in mano, dopo aver atteso magari 15 giorni per farla il medico o il terapista ti dicono: “ beh la radiografia è normale, c’è solo un appiattimento (rettilineizzazione) della curva XY”.

HO UNA RETTIFICAZIONE, MI DEVO PREOCCUPARE?

Giustamente non  puoi sapere cosa questo possa significare e decidi di accettare i trattamenti che ti sono stati proposti, punture di gas, il tutto condito con qualche pastiglia di antinfiammatorio.
Il dolore sparisce solo per alcune ore ma poi ritorna insistente e ti dici che è la normalità, i trattamenti proseguono e a questo punto con molta probabilità ti sei ritrovato con un foglio con pagine e pagine di esercizi generici che con il tuo caso nello specifico non c’entrano nulla ma tutto questo ti è andato bene perché in fondo quello che hai sempre cercato è stata una via facile per toglierti il male e poi anche negli episodi di mal di schiena di qualche tempo fa avevi già fatto così ed era andato tutto bene…



Se invece ti hanno dato una scheda con esercizi specifici, la solfa non cambia, hai solo il vantaggio che ti facciano “un pochino meglio” ma da soli gli esercizi bastano solo a nascondere la causa così sei costretto a doverli fare TUTTI I GIORNI e per TUTTI I GIORNI DELLA TUA VITA se vuoi stare bene.


Questi furbacchioni dei video corsi con guide su guide di autotrattamento ti spostano dall’essere dipendente dai farmaci ad essere dipendente dagli esercizi.


Questo tipo di atteggiamento però sarebbe diverso se tu sapessi realmente che quello che stai facendo è un palliativo e probabilmente dopo qualche settimana o mese tornerai ad avere male e con alte probabilità molto più di prima, giusto?

Ti hanno venduto un metodo fallimentare e anche in buona fede ti hanno solo portato a non saper più da che parte girare o ancor peggio hanno aggravato la situazione.

In questo caso la prassi corretta nei tuoi confronti di paziente è quella di farti conoscere cosa voglia dire quel referto, come quella perdita di curve stia contribuendo a generare dolore, come fare per risolvere i problemi attuali e soprattutto come fare in modo di prevenire eventuali ricadute nel futuro.

Ho notato questa situazione già quando da giovane marmotta esploratore del corpo umano frequentavo zelante, il mio tirocinio nei reparti di fisioterapia degli ospedali, questa esperienza mi ha decisamente cambiato perché anche io da paziente questa situazione l’ho sempre trovata inaccettabile, non capivo la ragione e ora so il perché.

Questa è sicuramente una delle ragioni che mi ha spinto a lasciare il campo della fisioterapia ed approfondire la conoscenza della colonna vertebrale ero demotivato nel vedere che quello che si faceva nei reparti che accoglievano pazienti era raccogliere dati a fine statistico per i vari direttori sanitari, attenendosi ai protocolli di trattamento vecchi, elaborati nei primi anni ’90 senza assicurarsi che le cure producessero un beneficio reale anche alla luce delle moderne scoperte.

La cosa peggiore era ed è la mancanza di coraggio nell’andare oltre al protocollo nel caso la valutazione del terapista non fosse concorde: “meglio sbagliare ed essere coperti a livello legale…” “Non prendere iniziative potrebbero aprire un processo disciplinare…” . Nel frattempo le persone non guariscono ma sono tranquilli e protetti da uno Stato inefficiente che ha abolito i fondi per migliorare le strategie di prevenzione.

Fidati, non troverai molti terapisti che si opporranno ad una diagnosi funzionale sbagliata ed eseguiranno ciecamente il comando.
Voglio solo specificare che non sempre è una pecca del medico perchè succede molto frequentemente il tempo che passa tra il giorno della visita con l’ortopedico o fisiatra e l’inizio dei trattamenti possa portare in superficie problemi che sembravano di altra natura. In questo caso è proprio compito deontologico del terapista chiedere un confronto…

Io infatti collaboro solo con medici e specialisti capaci di interessarsi ai pazienti al punto tale da essere capaci di rivedere una valutazione e proporre sempre l’approccio migliore. Una collaborazione a cui in realtà ero già abituato quando lavoravo nell’unità per il mal di schiena dell’Humanitas così ho deciso che anche nei miei studi ci sarebbe dovuta essere la stessa capacità di collaborare.

 Questa è la ragione per cui nella mia routine clinica ho deciso di inserire un nuovo ed unico sistema di prove specifiche per la colonna vertebrale, test conosciuti da tutti i professionisti che si occupano di colonna vertebrale ma riorganizzati per renderli ancora più efficaci alla luce degli aggiornamenti scientifici che questi anni di avanzamento tecnologico hanno significato nel campo della medicina specialistica.

In particolare è la sequenza del SISTEMA FOCUS™ che permette di scovare con esattezza cosa stia succedendo, in una sola valutazione è possibile mettere alla prova muscoli e articolazioni, scansionando vertebra per vertebra con precisione chirurgica dove sia l’inizio delle reazioni e dei sintomi. Trovare una causa specifica significa poter accedere alla scelta della tecnica più specifica e porre rimedio in modo davvero efficace grazie alle tecniche che hanno fatto conoscere la professione chiropratica come la manipolazione vertebrale specifica.

QUANTO E’ SOLIDA LA SALUTE DELLA TUA SCHIENA?

SCOPRI LA FORMULA CHE TI SVELA QUESTO SEGRETO…

Per spiegartelo mi voglio servire di uno dei pilastri nella scienza della cura della colonna vertebrale, cioè una cosa che qualsiasi persona si definisca specialista deve conoscere e saper spiegare.

Nell’universo universitario quando si studia l’anatomia e la funzione della colonna vertebrale Kapanji  è come Einstein, un mostro mitologico che ha ben racchiuso tutto in una formula ben precisa:

 

R= N2 + 1


Niente panico, come ti ho detto a proposito delle radiografie tendo sempre a spiegare le cose in modo semplice..

Iniziamo dalla R: ovvero la Resistenza (della colonna vertebrale) = Numero delle curvature elevato alla seconda + 1

 

In condizione di normalità avremo quindi come risultato 10.

La colonna vertebrale con 3 curve è 10 volte più resistente di un colonna vertebrale diritta!!



Se mi hai già anticipato saprai dunque che se perdi una sola curva ,per esempio la tua radiografia riporta rettilinearizzazione del tratto cervicale,  vedrai ridotta di molto la capacità della tua colonna.


 50%  MENO RESISTENTE per essere esatti

Quando la colonna vertebrale è in equilibrio le forze possono essere dissipate tra tutti queste strutture proprio come dovrebbe essere, quando invece viene a mancare uno degli archi ecco che il peso comincia ad essere mal gestito dalla colonna e sarà per la maggior parte messo sulla parte anteriore delle vertebre originando nel tempo un fenomeno artrosico degenerativo conosciuto come osteofita, una sorta di becco uncinato che spunta dalla vertebra.

Se hai già uno di questi segni non perdere altro tempo perché se non curati tendono a degenerare ulteriormente e creare un’artrosi sempre più importante.


L’effetto immediato di questa condizione  nella maggioranza dei casi si scarica sui muscoli quindi è piuttosto comune che i sintomi siano legati ad essi mentre a lungo termine nel caso non si faccia nulla oppure si concentrino le cure solo sui sintomi come dolore ed infiammazione, le conseguenze sono molto più invalidanti essendo l’artrosi una malattia degenerativa che avanza rapidamente quando la colonna vertebrale non si muove liberamente.

 

Ti sei lasciato guidare da persone che saranno valide a fare altro ma non di certo a lavorare in modo specifico sulla colonna vertebrale d’altra parte non è sempre facile capire chi ci troviamo di fronte.

IL METODO PER RISOLVERE IL MAL DI SCHIENA E METTERE DA PARTE I FARMACI . GUARDA TU STESSO..

 


Il mio modo di lavorare insieme alle persone è differente, voglio che tu sappia esattamente che se continui sulla stessa strada percorsa fino ad oggi tu stia già gettando le basi per un peggioramento domani.

Il mio metodo, metodo ZeroFarmaci (0FF)™ è strutturato in 2 fasi proprio per garantirti la soluzione dei sintomi oggi e accompagnarti affinchè quel processo di degenerazione non diventi più un rischio per il tuo futuro e sarai accompagnato con esercizi specifici senza però doverne essere schiavo, saranno il naturale supporto alla terapia specifica offerta dalle tecniche manuali eseguite durante l’appuntamento in studio.

 
Le tecniche specifiche fanno recuperare movimento alla colonna vertebrale e preparano la colonna a lavorare correttamente riattivando e riabilitando i muscoli e tutti gli altri elementi saranno meno a rischio.


Quindi per ricapitolare, dopo aver capito quali siano le caratteristiche di una colonna sana e come riconoscere se hai una struttura che presenta dei rischi o peggio ancora se  se sai di aver avuto un problema alla colonna, hai attualmente dolore e magari anche una radiografia che mostri una colonna un po’ più diritta hai bisogno di trovare il prima possibile uno specialista a cui far riferimento e che:

  • ti faccia capire cosa ci sia sulle immagini della radiografia spiegandoti il punto in cui sei e quello in cui arriverai a seconda delle scelte che farai
  • sia capace di valutare la salute della tua colonna vertebrale attraverso test ortopedici e neurologici specifici
  • sia capace di individuare la causa del problema senza concentrarsi solo sugli effetti come dolore ed infiammazione
  • programmare un percorso di cura che ti liberi dal dolore oggi e magari in fretta ma che sia allo stesso tempo capace di rinforzare i tuoi muscoli in modo da evitare ricadute e recidive nel futuro


Analizza in quale stato di salute si trovi la tua colonna vertebrale, ricevo a Novara, Milano e sperimenta in prima persona quello che gli altri miei pazienti sono felici di raccontare…

GUARDA TU STESSO  https://g.page/maldischienanovara?gm

Oppure se vuoi altre informazioni sul come il metodo di cura ZERO FARMACI e il SISTEMA FOCUS possano aiutarti scrivimi a: dr.larocca.novara@gmail.com  

 

Dr. Benedetto La Rocca
Metodo 0FF ™/Sistema Focus™
La guarigione che inizia dal curare la causa


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